L’Istituto superiore di controllo degli Emirati Arabi Uniti presiede la riunione “anti-corruzione” del GCC
Il dottor Harib Saeed Al Amimi, Presidente dell’Istituzione Suprema Audit, SAI, degli Emirati Arabi Uniti e Presidente della Conferenza degli Stati parti della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, ha presieduto la 6a riunione dei presidenti delle agenzie per la protezione dalla corruzione e dall’integrità del CCG, che si è svolta tramite videoconferenza.
All’incontro hanno partecipato il Segretario generale del CCG, Dott. Nayef Falah Al Hajraf, nonché ministri e capi delle autorità competenti.
Durante l’incontro, Al Amimi ha sottolineato che la corruzione è un fenomeno pericoloso presente in ogni Paese, sottolineando che è diventata un crimine internazionale transfrontaliero, che minaccia la stabilità e la pace e ostacola lo Stato di diritto ed i progetti di sviluppo.
Ha aggiunto che i paesi del CCG ritengono che la corruzione sia un fenomeno criminale sfaccettato che ha un effetto negativo sui valori etici, sulla vita politica e sulle aree sociali ed economiche, affermando di aver iniziato a redigere la legislazione pertinente e istituire autorità incaricate di affrontare la corruzione, che coopererà con le entità nazionali competenti.
I paesi del CCG hanno anche aderito ad accordi bilaterali, regionali e internazionali correlati, in particolare la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, per cooperare con altri paesi nella lotta a questa minaccia.
“Oggi sono trascorsi quattro decenni dall’istituzione del GCC ad Abu Dhabi nel 1981, alla luce degli sviluppi associati alle condizioni attuali ed alle numerose sfide politiche, economiche, di sicurezza, ambientali e sociali affrontate dai suoi paesi membri, compresa la Pandemia COVID-19, che ha amplificato i problemi attuali e imposto una realtà alternativa che ha costretto paesi e popoli a trovare modi alternativi di praticare le proprie attività, richiedendo l’uso della tecnologia dell’informazione e dell’intelligenza artificiale, IA, per rilevare la corruzione e beneficiare dell’analisi dei sistemi informativi, oltre alla promozione della cooperazione bilaterale e internazionale”, ha affermato.
Ha anche elogiato gli sforzi dei paesi del CCG per combattere la corruzione, inclusa la dichiarazione di Abu Dhabi emessa dalla conferenza, nonché l’iniziativa di Riyadh emessa durante la riunione ministeriale del G20 dei ministri anticorruzione.
L’agenda dell’incontro comprendeva diversi temi relativi alla cooperazione e al coordinamento ed ai corsi di formazione. I suoi partecipanti hanno anche adottato la Dichiarazione di Abu Dhabi come documento internazionale ufficiale, nonché l’iniziativa di Riyadh, che come documento ufficiale che fungerà da linea guida appropriata nei paesi del GCC.
Tradotto da: Hussein Abuel Ela.

